lunedì 6 aprile 2009

Frank Miller - Sin City

So che esiste un’edizione completa della saga a fumetti di Frank Miller edita da Magic Press e che probabilmente i fan difenderanno a spada tratta questa come unica degna di attenzione, ma non me la sento di sparare sulla Mondadori per la pubblicazione di questo volume che raccoglie tre storie (una lunga e due frammenti) con protagonista Marv, gigantesco e indistruttibile criminale sfigurato. Sebbene incompleta, questa piccola panoramica presenta le caratteristiche tipiche dell’opera: un’ambientazione noir con il commento continuo in prima persona del protagonista e la propensione alla massima memorabile (e c’è pure la femme fatale), una polizia assente e, nel migliore dei casi, corrotta e connivente col potere, la vendetta come unica ragione di vita, una città iperviolenta e malsana in cui riversare ogni possibile violenza e crudeltà (tanto che il vero nome, Basin City, viene storpiato in Sin City, la città del peccato) e dove non si salva nessuno, nemmeno i preti. La prima storia, Il duro addio, è quella vista nel film di Rodriguez: il buon (?) Marv, dopo essere stato a letto con una prostituta di nome Goldie, l’unica donna della sua vita che l’abbia apprezzato, scopre che questa è stata misteriosamente uccisa mentre lui giaceva ubriaco e che qualcuno lo ha incastrato. Decide così di vendicare in ogni modo la morte di Goldie, torturando ed uccidendo chiunque gli capiti a tiro, in maniera ossessiva. Scopre che dietro tutto ciò c’è il cardinale Roark, che copre un misterioso serial killer cannibale, Kevin, un tipetto che conserva le teste delle donne da lui trangugiate e le appende a una parete stile trofei di caccia. Marv scopre anche che Goldie ha una sorella gemella, Wendy, grazie a cui ha la meglio di Kevin, che mutila di braccia e gambe e fa sbranare dal suo cane lupo; quindi si reca personalmente dal cardinale Roark e finisce l’opera in un bagno di sangue (lui si presenta con la testa del serial killer in mano e il vescovo rivela che questi si cibava non solo dei corpi ma anche delle anime, e che anche lui ha provato a fare lo stesso). Purtroppo Marv viene riempito di piombo e arrestato dalla polizia, accusato di tutti gli omicidi e mandato sulla sedia elettrica (ma in qualche modo riceve un ringraziamento da parte di Goldie, visto che la sorella gli fa visita in carcere). È curioso che Marv dica che Goldie (ma anche la sorella) ha “il profumo degli angeli”, mentre Roark che Kevin aveva “la voce degli angeli”: tra buoni e cattivi non c’è molta differenza, nemmeno a livello di dialoghi. Le altre due storie, Un sabato notte come tanti e Notte silente, vedono ancora il nostro Marv alle prese con un paio di studenti pazzoidi e con una cricca di rapitori per salvare una bambina. Speriamo che la Mondadori continui ora nel progetto e dia un seguito al volume.

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