
Ho letto questo libro stimolato dal mio prossimo viaggio verso Santiago di Compostela. Cosa c’è di meglio, mi sono detto, di un libro sull’argomento che porta la firma di uno dei più acclamati scrittori a livello planetario? Mai ragionamento fu più errato. Questo primo romanzo di Paulo Coelho è stato una cocente delusione. Il protagonista, un aspirante mago che pecca di superbia e fallisce sul filo del traguardo, si ritrova impegnato in un percorso spirituale e iniziatico all’insegna della ricerca interiore, per ritrovare la spada che gli permetterà di concludere la sua iniziazione al Cammino della Tradizione e diventare un vero Maestro dell’Ordine Ram (Rigore, Amore, Misericordia). Accompagnato da Petrus, una specie di Virgilio dantesco, che gli insegna, attraverso vari esercizi, il modo di raggiungere l’ascesa e di combattere le tentazioni, l’autore immagina un viaggio in cui ogni tappa è una prova in grado di donare nuova saggezza al pellegrino, attraverso una serie di esercizi e rituali tra il magico e il New Age. Il problema è che, alla fine, questo non è un romanzo, ma piuttosto un manuale di istruzioni e sentenze che vengono declamate anziché essere argomentate. Un misto di concetti alchemici, mistici ed esoterici (nel finale c’è perfino un rituale templare!), a uso e consumo di una massa di lettori totalmente digiuna e affamata di religioso, ben disposta ad accettare qualsiasi cosa le venga somministrata, purché venga da una firma famosa. La struttura è talmente semplice e schematica da risultare irritante (ogni capitolo termina con una nuova pratica e una riflessione del protagonista che scopre quanto poco ne sapeva al riguardo), le leggende legate al Cammino sono solamente accennate. Tanti i buoni propositi nel tentativo di fornire una via di crescita spirituale alla tormentata esistenza dell’uomo contemporaneo, la cui chiave sta nella consapevolezza delle scelte, nel prefiggersi degli scopi e una scala di priorità, combattendo i propri demoni nascosti e il proprio egoismo che causa la superficialità. E naturalmente, in mezzo a tutta questa grazia, il nostro eroe non può fallire nella ricerca della spada.