domenica 29 aprile 2012

Sophie Kinsella - La ragazza fantasma

Sebbene tutti pensino a lei quasi esclusivamente quale autrice della fortunatissima saga di I love shopping, Sophie Kinsella è sempre pronta a riservarsi nuovi spazi rispetto alle avventure di Becky Bloomwood proponendo storie a sé stanti, dotate di tutti i caratteristici ingredienti del suo marchio di fabbrica. In questo caso, protagonista della vicenda narrata è Lara Lington, una ventisettenne tipicamente kinselliana, la cui vita sta andando letteralmente a rotoli: lavora in una società di cacciatori di teste insieme a un’amica che di punto in bianco l’ha abbandonata lasciandola in un mare di guai, è appena stata scaricata da Josh, il suo ragazzo, e viene considerata una mezza fallita dalla sua famiglia specie se rapportata al mito dello zio Bill, diventato ricco grazie a una catena di coffee shop e reso celebre da una serie di seminari incentrati sulla capacità di raggiungere i propri obiettivi e riuscire ad arricchirsi, proprio come a suo tempo aveva fatto lui cominciando la sua fortuna con sole “due monetine”, come recita il suo slogan (sulla sua edificante parabola umana si sta già preparando un film con Pierce Brosnan). Questa volta, però, il fattore di perturbazione destinato a sovvertire la situazione viene dall’esterno: quando si trova costretta dai genitori ad andare al funerale di una vecchia prozia di 105 anni, Sadie, che non ha mai conosciuto, Lara incappa in una bizzarra ed eccentrica ragazza abbigliata come negli anni Venti che rivuole la sua collana di perle bianche con un ciondolo a forma di libellula e la obbliga a inventarsi una scusa per rimandare le esequie. Ovviamente Lara (che interrompe la cerimonia sostenendo di sapere che la prozia è stata assassinata) è l’unica che può vedere Sadie nella sua forma di fantasma e questo le procura non poche difficoltà con amici, parenti e semplici passanti che la sentono parlare da sola e la credono pazza o svitata. Si scatena a questo punto una serie di eventi che, come scuola Kinsella insegna, rasentano spesso il ridicolo (eccezionale la scena del pranzo con un potenziale cliente in uno dei ristoranti più cari di Londra o quella della serata con l’esibizione di magia), che vedono la nostra protagonista mettersi alla ricerca della collana assecondando Sadie (che pensa solo a se stessa, l’esatto opposto di Lara) in ogni suo desiderio, dall’invitare uno sconosciuto a uscire al vestirsi stile anni Venti per l’appuntamento (per non parlare della serata di charleston), salvo poi utilizzare la ragazza fantasma come spia e agente per riconquistare Josh, da cui Lara è ancora ossessionata. Dapprima difficile e corollato d’insofferenza, il rapporto tra lei e il fantasma della prozia si fa via via più stretto, portando in superficie storie passate e segreti impensabili, e facendo sì che Lara possa andare avanti e lasciarsi alle spalle il passato. Purtroppo, il titolo italiano La ragazza fantasma suona stonato e semplicistico se paragonato all’originale Twenties Girl (ragazza degli anni Venti), il quale rende con maggior precisione e immediatezza la peculiarità della coprotagonista del romanzo: il fantasma di Sadie infatti si esprime, si comporta e si veste alla moda di quegli anni (che oggi definiremmo “vintage”), che sono poi quelli che l’hanno vista al massimo della vivacità e della gioia di vivere (non è un caso che lei sia ventenne, cioè l’età che anche da vecchia pensava di avere nonostante il passare del tempo) e che sono lo scenario che di continuo cerca di sovrapporsi a quello contemporaneo. Certo, si tratta pur sempre di una lettura leggera e spensierata, ma questa volta il consueto umorismo è velato da una malinconia che sembra quasi avvolgere personaggi e situazioni. Inoltre, contrariamente alle sue trame strambe e improbabili, l’autrice dimostra di saper ogni volta dire qualcosa di nuovo e profondo su temi come il lavoro (la cosiddetta “amica” che scompare nel momento del bisogno e ricompare per prendersi tutti i meriti) e la famiglia (le aspettative dei genitori, la sorella giudicona, lo zio modello di vita che nasconde molti scheletri nell’armadio).

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