domenica 26 ottobre 2014

Lemony Snicket - Un infausto inizio

Non ne sapevo niente, ma questo primo libro della serie bestseller per ragazzi Una serie di sfortunati eventi di Lemony Snicket (identità fittizia dietro cui si cela lo scrittore Daniel Handler) mi è proprio piaciuto. So che alcuni sono cresciuti leggendola e che da essa hanno pure tratto un film con Jim Carrey, ma ammetto la mia colpevole ignoranza nell’averla finora ignorata (tanto più che il film in questione non l’ho mai visto): Un infausto inizio introduce la storia e mette subito in chiaro gli elementi della saga, a cominciare dal gusto per un certo umorismo nero e un certo citazionismo letterario, ma soprattutto tematiche importanti come la perdita, l’abbandono e la morte. Proprio la morte è il tema dominante, visto che la narrazione si apre con la morte violenta (l’incendio della loro casa) dei genitori dei piccoli Baudelaire (a chi si rifarà un simile cognome?): Violet, la più grande, inventrice; Klaus, coltissimo e divoratore di libri; e Sunny, poco più che una neonata (e come tale si esprime). Il loro assistente sociale Poe (anche in questo caso, notare il cognome), non cattivo ma assolutamente incapace, li affida al conte Olaf, parente più prossimo e all’occorrenza attore, che cerca in tutti i modi di mettere le mani sulla loro eredità e di sposare Violet con l’inganno. La trama, ridotta veramente all’osso, procede rapidamente fino al finale (lasciato aperto e dichiaratamente non felice), tra una peripezia e l’altra, e mostra da una parte l’unità e le eccezionali capacità che permettono ai piccoli protagonisti di sfuggire ai trabocchetti del mefistofelico Olaf, dall’altra la desolante condizione contemporanea degli adulti, o criminali psicopatici (il Conte Olaf e la sua cricca di amici lugubri e strambi) o stravaganti e ingenui imbranati (Poe e il giudice Strauss, buona donna mossa dal più tenero affetto e dalle migliori intenzioni nei confronti dei piccoli Baudelaire ma assolutamente inetta). Da notare la struttura: la serie è composta di 13 libri (numero non casuale, visto che 13 è il numero della sfortuna) composti a loro volta ognuno di 13 capitoli.

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