Ne ho già parlato QUI anni fa ma ritorno sull’argomento essendone coinvolto in prima persona: La leggenda nera di Papa Borgia è riuscito per Fede & Cultura con una nuova edizione, una nuova impaginazione e soprattutto una nuova copertina. Molto trash, ma d’impatto. D’altra parte, i Borgia tirano sempre e, negli ultimi due anni, hanno prodotto ben due fiction televisive da più stagioni (qui in copertina campeggia appunto Jeremy Irons, protagonista di una delle due) che hanno continuato a riproporre la vulgata a base di incesti, veleni e omicidi che permane nell’immaginario collettivo (in molti pensano ancora a Lucrezia Borgia come a una dissoluta e a un’avvelenatrice, senza sapere che è morta terziaria francescana). L’idea alla base della nuova edizione è stata quella di riproporre un libro notevole per contenuti con un taglio più commerciale, quindi con una copertina allusiva agli scandali del pontefice in questione ma con un sottotitolo di senso opposto (Perché dobbiamo riabilitare il Pontefice più calunniato della storia), per non parlare della quarta di copertina:
Sacrilego, simoniaco, incestuoso, avvelenatore, nepotista. La storia ha sempre presentato così Papa Alessandro VI, al secolo Rodrigo Borgia, secondo una vera e propria “leggenda nera” che resiste tutt’oggi nell’immaginario collettivo. Nel corso del Novecento, però, non pochi storici e storiografi si sono interrogati sula fondatezza di quelle accuse, domandandosi se non siano piuttosto il risultato della propaganda dei molti nemici politici, primo fra tutti il Guicciardini. Questo saggio scandaglia da vicino il pensiero e l’azione del più controverso Papa della storia, dimostrando come questi in realtà fosse tollerante, frugale e liberale, attento ai movimenti monastici, devoto alla Madonna, sostenitore della pratica del rosario e dell’adorazione eucaristica.
Santo Subito.